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Rialzo Del Seno Mascellare Per Via Crestale Mediante "Sinus Kit"


Giacomo Tarquini

Risposte migliori

Fabio Bernardello

Ps Giacomo vedo che ti sono arrivati gli impianti da 10...ahahah

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Roberto Cavazza

Mi potere lineare questo video su youtube...? Thanks

Eqque qua!

 

Non mi ricordavo, ma lo avevo già linkato.

Cerea neh

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Giacomo Tarquini
STAFF

Osservo con grande piacerebbe che anche al Grande Giacomo...iniziano a piacergli molto le cose "mini"...!!!

Questi casi credo che molti di noi tempo fa li approcciassero solo per via laterale, mentre ora sembra quasi anacronistico.

La tecnica laterale se opportunamente "metabolizzata" comprendendone indicazioni e limiti, offre enormi vantaggi dal punto di vista dell'invasività ma allo stesso tempo permette di ottenere incrementi in altezza davvero interessanti.

Chiaramente dai tempi in cui c'era solo l'osteotomo ne è passata di acqua sotto i ponti, ed i vari kit sequenziali e gli inserti sonici/ultrasonici permettono soluzioni spettacolari in assoluta sicurezza. Lo scollamento anzi il prescollamento idraulico mostrato da Giak è un ulteriore facilitazione e semplificazione.

 

Come ha detto Giacomo la definizione di minirialzo come la intendevamo ovvero tecnica crestale che permette piccoli rialzini è ampiamente superata e il prefisso mini nella parola minirialzo indica la mini invasività più che la minima entità del rialzo ottenibile

In verita' piu' che "iniziare a piacermi" direi che l' approccio crestale "continua a piacermi" poiche' e' stata la prima metodica in assoluto con la quale ho approcciato - come per molti di noi - la chirurgia del seno mascellare; parliamo, ahime', di meta' anni '90 :sadsmiley:

 

Il punto che invece spesso e volentieri mi vedo costretto a sottolineare e' che, a mio sommesso avviso, il chirurgo dovrebbe padroneggiare entrambe le tecniche per poter scegliere in tutta serenita' la piu' adatta in relazione al caso clinico.

 

Quando, al contrario, l'operatore ha un bagaglio tecnico limitato è costretto a "stretchare" sino all' inverosimile le indicazioni dell' unica arma che possiede aumentando considerevolmente il rischio di complicanze.

 

In esterma sintesi, vi lascio una citazione alla quale spesso ricorro: "If all you have is a hammer, everything looks like a nail" :oo446::oo446::oo446:

 

un saluto

Giacomo

Modificato da Giacomo Tarquini
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Roberto Cavazza

 

Bel caso. Ho avuto modo di vedere su YouTube il sinus lifting ottenuto visualizzato per via antroscopica con la metodica da te illustrata e sono rimasto basito. Sto cercando di copiarlo con un home made.

Ma nella rx di controllo intorno all'impianto 14 cosa sono : "implantomi"?

:-) :-) ;-)

 

Ciao Roberto, in zona 1.4 e' stata eseguita contemporaneamente all' intervento di crestal sinus lift una GBR verticale/orizzontale con una membrana in PTFE rinforzata e quelle "strane immagini" sono le viti da osteosintesi necessarie alla sua fissazione :smilingsmiley:

 

 

 

Aoh, ma con te non si può scherzare! :nonono6::fiori3:

Odontoma..........Implantoma. :P:P:P

 

In verita' piu' che "iniziare a piacermi" direi che l' approccio crestale "continua a piacermi" poiche' e' stata la prima metodica in assoluto con la quale ho approcciato - come per molti di noi - la chirurgia del seno mascellare; parliamo, ahime', di meta' anni '90

 

 

E dai don't think it over! e io che dovrei dire che sono una generazione più vecchio di te? :uuuuuuuu: va bè diciamo due generazioni così ti faccio contento :su:

 

 

Bel caso. Ho avuto modo di vedere su YouTube il sinus lifting ottenuto visualizzato per via antroscopica con la metodica da te illustrata e sono rimasto basito. Sto cercando di copiarlo con un home made.

Ma nella rx di controllo intorno all'impianto 14 cosa sono : "implantomi"?

:-) :-) ;-)

 

Ciao Roberto, devo rettificare la tua affermazione poiche' in realta' il kit che si vede nel video da te postato NON e' quello che utilizzo io :smilingsmiley:

 

PS: se ti interessa vedere quello che succede nel seno mascellare durante una procedura di rialzo per via crestale, non molto tempo fa avevo postato un video di tecnica BAOSFE eseguita sotto controllo endoscopico: http://www.odontoline.it/file/VIDEO_SINUS_LIFT.zip

 

ciao

Giacomo

 

 

Bello il tuo video tanto quanto quello che ho linkato.

Avrò sbagliato ma è un clone di quello che usi tu.

L' importante è capire e vedere quello che può fare la legge di Pascal sulla membrana sinusale. E' una freccia in più nella nostra ( o meglio vostra) faretra!

Ti lascio perchè i tortellini homemade (Prova test prima del pranzo di Natale) mi chiamano.

At sàlut, bel vèc :ciao34:

Modificato da Roberto Cavazza
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Stefano Granata

Mi piacerebbe fare un po' di chiarezza su alcune cose che nel topic forse sono state un po' travisate.

Le tecniche osteotomiche, nel rialzo del seno mascellare, stressano in modo meno invasivo tessuti, (osso e strutture) e paziente (ridotto tempo di carico), rispetto a qualsiasi tecnica che utilizzi le frese o sonici ed ultrasonici per tanti motivi:

 

1-Spingono, non erodono, (frese), ne cavitano, (sonici ed ultrasonici), osso residuo che fa da cuscinetto naturale alla membrana di Schneider

 

2- compattano l'osso cambiandone la qualità ( per esempio da 4 a 3)

 

3- espandono l'osso consentendo di ottimizzare la preparazione implantare.

 

4- permettono di utilizzare i setti di Underwood e le pareti inclinate del seno mascellare che con le frese o altri strumenti non possono essere affrontati.

 

Riguardo agli strumenti sonici ad aria, questi rispetto agli ultrasonici (piezo), scaldano meno l'osso, costano meno.

 

L'utilizzo combinato di strumenti sonici ed osteotomi oggi permettono di ridurre al minimo l'utilizzo del martelletto, ottimizzando la tecnica del rialzo del seno mascellare con il vantaggio di NON dover utilizzare GRAFT (riempitivi), di nessun tipo eccezione fatta per il collagene. Anche grazie a ciò tale tecnica consente ulteriori vantaggi:

 

5- tempi di carico abbreviato 75--120 giorni contro 180).

 

6- riduzione dei costi sia per il materiale GRAFT sia per l'attrezzatura di gran lunga più economica.

 

Infine queste tecniche hanno un follow-up di oltre 20 anni e permettono rialzi che non sono inferiori a nessun altro tipo di tecnica. Anzi, casi clinici pubblicati dimostrano il contrario. Per cui il rialzo del seno mascellare per via crestale oggi, (anzi da vent'anni, anche se molti fino a pochi giorni fa dicevano il contrario, veramente curioso come la natura umana cambi opinione a 360 gradi da un giorno all'altro), permette rialzi paragonabili a quelli della via laterale già da molti anni, anche in osso basale minore di 5 mm. Esistono articoli che correlano le tecniche di rialzo del seno a seconda del l'ampiezza del seno. Fabio è un esperto e quindi ne può parlare meglio. Non ci sono dati però a riguardo per le tecniche osteotomiche.

 

Tralascio invece tutti i vantaggi che tali tecniche associate a disegni di lembi a spessore parziale possano portare alla protesi per stabilità ed estetica....non vorrei andare fuori topic.

 

Il mio consiglio è di conoscere bene le tecniche che con pochi passaggi, ridotti tempi di carico e costi ridotti permettano di ampliare il numero di interventi in studio per accettazione da parte del paziente per costi e tempi ridotti, ( motivo per cui è possibile proporli più spesso e farseli accettare dai pazienti).

Queste tecniche sono incredibilmente efficaci ma hanno un difetto: costano poco e le aziende non ci guadagnano perché non possono vendere strumenti altisonanti e costosi......👻

Ho perso la palestra stamani, pazienza, almeno spero di fare chiarezza a riguardo!

👍

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Giuseppe Riccardi

Mi piacerebbe fare un po' di chiarezza su alcune cose che nel topic forse sono state un po' travisate.

Le tecniche osteotomiche, nel rialzo del seno mascellare, stressano in modo meno invasivo tessuti, (osso e strutture) e paziente (ridotto tempo di carico), rispetto a qualsiasi tecnica che utilizzi le frese o sonici ed ultrasonici per tanti motivi:

 

1-Spingono, non erodono, (frese), ne cavitano, (sonici ed ultrasonici), osso residuo che fa da cuscinetto naturale alla membrana di Schneider

 

2- compattano l'osso cambiandone la qualità ( per esempio da 4 a 3)

 

3- espandono l'osso consentendo di ottimizzare la preparazione implantare.

 

4- permettono di utilizzare i setti di Underwood e le pareti inclinate del seno mascellare che con le frese o altri strumenti non possono essere affrontati.

 

Riguardo agli strumenti sonici ad aria, questi rispetto agli ultrasonici (piezo), scaldano meno l'osso, costano meno.

 

L'utilizzo combinato di strumenti sonici ed osteotomi oggi permettono di ridurre al minimo l'utilizzo del martelletto, ottimizzando la tecnica del rialzo del seno mascellare con il vantaggio di NON dover utilizzare GRAFT (riempitivi), di nessun tipo eccezione fatta per il collagene. Anche grazie a ciò tale tecnica consente ulteriori vantaggi:

 

5- tempi di carico abbreviato 75--120 giorni contro 180).

 

6- riduzione dei costi sia per il materiale

ciao Stefano

devo dirti che da quando ho scoperto l frese a fresaggio sequenziale tipo Cosci. io ho preso il kit BSB, ho scoperto un'altro mondo

ho abbandonato gli osteotomi completamente se non per fare anche espansione..

e' un metodo molto preciso e sicuro e stressa molto meno, diri niente il paziente..

io uso solo collagene, raramente riempitivo..

ciao e bone feste

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Francesco Corrado

Scusa Giuseppe dove si può visionare questo kit BSB?

Grazie.

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Fabio Bernardello

Io sottolineo sempre che il miglior sistema o la migliore tecnica è quella con cui siamo più confidenti. Ovvio ci sono sistemi particolarmente intelligenti ed indovinati ed altri che lasciano un po' il tempo che trovano per scarsa praticità.

 

Come Giuseppe anch'io con i sistemi sequenziali ho scoperto un mondo "genialmente semplice". I sistemi rotanti od ablativi (rotanti o non) hanno un unico indiscutibile difetto: consumano tessuto, mangiano osso....quindi in caso di cresta stretta (< 5-5,5 mm) non sono indicati perché ci freghiamo quel poco di osso che c'è in larghezza. I sistemi rotanti oltretutto vibrando sottraggono ulteriore tessuto osseo. In casi dunque di creste strette a mio parere l'osteotomo trova la sua vera indicazione perché espande l'osso. Per mia/nostra fortuna le creste con altezza residua scarsa sono mediamente abbastanza larghe (anche se capitano creste atrofiche orizzontalmente che verticalmente ) e l'utilizzo di frese larghe 3 mm o poco più è raramente un problema. In casi in cui serve fare rialzo crestale e la cresta è larga, che sono ripeto la stragande maggioranza, trovo nelle mie mani molto più semplice e vantaggioso usare sistemi sequenziali.

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Stefano Granata

 

Mi piacerebbe fare un po' di chiarezza su alcune cose che nel topic forse sono state un po' travisate.

Le tecniche osteotomiche, nel rialzo del seno mascellare, stressano in modo meno invasivo tessuti, (osso e strutture) e paziente (ridotto tempo di carico), rispetto a qualsiasi tecnica che utilizzi le frese o sonici ed ultrasonici per tanti motivi:

 

1-Spingono, non erodono, (frese), ne cavitano, (sonici ed ultrasonici), osso residuo che fa da cuscinetto naturale alla membrana di Schneider

 

2- compattano l'osso cambiandone la qualità ( per esempio da 4 a 3)

 

3- espandono l'osso consentendo di ottimizzare la preparazione implantare.

 

4- permettono di utilizzare i setti di Underwood e le pareti inclinate del seno mascellare che con le frese o altri strumenti non possono essere affrontati.

 

Riguardo agli strumenti sonici ad aria, questi rispetto agli ultrasonici (piezo), scaldano meno l'osso, costano meno.

 

L'utilizzo combinato di strumenti sonici ed osteotomi oggi permettono di ridurre al minimo l'utilizzo del martelletto, ottimizzando la tecnica del rialzo del seno mascellare con il vantaggio di NON dover utilizzare GRAFT (riempitivi), di nessun tipo eccezione fatta per il collagene. Anche grazie a ciò tale tecnica consente ulteriori vantaggi:

 

5- tempi di carico abbreviato 75--120 giorni contro 180).

 

6- riduzione dei costi sia per il materiale

ciao Stefano

devo dirti che da quando ho scoperto l frese a fresaggio sequenziale tipo Cosci. io ho preso il kit BSB, ho scoperto un'altro mondo

ho abbandonato gli osteotomi completamente se non per fare anche espansione..

e' un metodo molto preciso e sicuro e stressa molto meno, diri niente il paziente..

io uso solo collagene, raramente riempitivo..

ciao e bone feste

 

Ciao Giuseppe, qualsiasi metodo funziona bene se applicato dopo corretta diagnosi. Nessuno è il migliore. Le tecniche vanno tutte bene. Io ho eseguito tecniche sottrattive per un paio di anni e poi sono passato a queste per altri motivi.....ho fatto il contrario di quello che hai fatto tu. Diciamo che chi come me ha necessità di curare la protesi il più possibile, può avere esigenze un po' più spinte per ottenere profili di emergenze ideali e quindi alcune tecniche sono più indicate, non per il rialzo, ma per la protesi definitiva e i tempi. Proprio l'anno scorso ci siamo trovati in 3 con 3 tecniche diverse in un corso live surgery (Fabio Bernardello con la Cosci, Andrea Viaggi con il grande rialzo e io con LMSF), e ognuno aveva vantaggi e svantaggi rispetto agli altri. Normale che sia così. La cosa migliore è capire per le proprie esigenze cosa sia più adatto. Io per esempio non faccio in nessun caso grande rialzo. Nelle mie mani funziona bene il rialzo per via crestale, anche con osso basale inferiore a 5 mm, in uno o due tempi chirurgici. E i casi clinici mi soddisfano. Magari altri fanno il contrario.....basta essere contenti! :fiori3:

Buon Natale a tutti!

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Quanto segue è una mia osservazione nata spontaneamente leggendovi.

Con un osteotomo fondamentalmente ampliate la cavità disegnata nella spongiosa compattando quest'ultima invece che asportare l'osso con frese progressivamente più larghe dopo quella pilota.
In un'ottica di semplificazione, non sarebbe parimenti efficace, ottenendo il medesimo effetto di ampliamento nella spongiosa compattando l'osso, usare la sola fresa pilota alla "lunghezza di lavoro", allargare solo l'imbocco nella corticale quanto basta a far passare l'apice dell'impianto, per poi affondarlo con un torque estremo? O al limite allargare l'osteotomia con dei maschiatori progressivamente più larghi e poi inserire l'impianto? Questo avrebbe anche l'effetto di generare, con l'affondamento apicale tramite avvitamento, una spinta assiale sulla parete ossea più sottile sotto la schneideriana, e quindi un suo sollevamento.

La mia è un'ipotesi valida a vostro parere?

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  • Giacomo Tarquini ha cambiato il titolo in Rialzo Del Seno Mascellare Per Via Crestale Mediante "Sinus Kit"

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