Terapia Rigenerativa Delle Periimplantiti In Mandibola Posteriore: Protocolli Operativi

[Giacomo Tarquini]

Viene presentato un caso clinico di periimplantite in emimandibola posteriore sn risolto mediante terapia rigenerativa.

 

La pz (anamnesi odontoiatrica negativa per malattia parodontale) si presenta all' osservazione lamentando sanguinamento evocato a partenza dalla mucosa periimplantare e dolorabilita' alle manovre di igiene orale.

 

Dopo la rimozione delle corone protesiche e della componentistica si apprezza un lieve gemizio purulento a carico degli impianti inseriti in posizione 3.6 - 3.7

 

 

 

La pz viene inserita in un regime di igiene orale professionale allo scopo di risolvere la componente infiammatoria a carico della mucosa periimplantare conformemente al protocollo C.I.S.T. (Mombelli & Lang, 1998)

 

 

Ricordiamo che il controllo dell' infiammazione rappresenta un passo imprescindibile prima di un qualsiasi successivo atto chirurgico.

 

Modificato Luglio 15, 2016 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

In base al sondaggio periimplantare integrato da un esame RX endorale viene posta diagnosi di periimplantite a carico degli impianti inseriti in posizione 3.6 - 3.7

 

 

 

 

All' esame Rx endorale si apprezzano dei coni di riassorbimento osseo periimplantare.

Modificato Luglio 10, 2015 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Si decide per una terapia rigenerativa (GBR) periimplantare.

 

Elevazione del lembo mucoperiosteo

 

 

Viene effettuato il debridement dei difetti ossei sotto ingrandimenti (4,5 x) mediante inserti ad ultrasuoni, particolarmente utili in questo caso poiché la particolare morfologia del sito rende generalmente difficoltoso l' accesso a strumenti quali curettes o strumenti rotanti

 

 

 

La forma dei difetti e' di tipo "cupping - like" (Classe 1E come riportato da Schwarz)

 

Con un' incidenza del 55,3% secondo la classificazione di Schwarz e coll. questa e' la morfologia di piu' frequente riscontro.

 

 

Modificato Aprile 18, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Sempre con un inserto piezoelettrico si creano dei fori sulla corticale mandibolare ("refreshing osseo")

 

Modificato Aprile 18, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Particolare della componente infraossea del difetto

 

 

Modificato Aprile 18, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Allo scopo di poter effettuare una sutura priva di tensioni (che porterebbero facilmente alla deiscenza della ferita chirurgica) i lembi linguale e buccale devono essere adeguatamente detesi

 

 

 

 

Modificato Aprile 18, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

La superficie implantare viene decontaminata mediante applicazione topica di un medical device che agisce sul biofilm batterico tramite essiccazione e coagulazione del glicocalice; dopo la sua disgregazione, il biofilm puo' essere agevolmente rimosso mediante semplice irrigazione con soluzione salina e successivamente aspirato

 

 

 

Vale la pena di ricordare in questa sede che a tutt' oggi nessun metodo di decontaminazione della superficie implantare ha dimostrato la sua superiorita' clinica rispetto ad un altro

 

Modificato Luglio 29, 2016 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Per creare e mantenere un effetto-barriera viene selezionata una membrana riassorbibile in pericardio

 

 

 

I difetti periimplantari sono innestati con osso di origine eterologa

 

 

La membrana in pericardio viene riflessa sul versante buccale a copertura dell' innesto

 

 

Sutura in doppio strato (punti a materassaio orizzontale + punti staccati) effettuata con filo in ePTFE 4/0

 

Modificato Aprile 18, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Follow-up a 6 mesi

 

 

Dall' immagine RX endorale si apprezza una rigenerazione dei difetti ossei periimplantari

 

Confronto per e post-operatorio

 

 

Controllo a distanza

 

 

 

In conclusione: va sempre ricordato che, pur consentendo di recuperare impianti altrimenti destinati in breve tempo alla rimozione, la terapia rigenerativa delle periimplantiti non puo' essere attualmente definita come predicibile.

 

Per questo motivo, l' unica "arma" a nostra disposizione rimane la prevenzione primaria della preiimplantite; questa prevenzione parte da un attento screening del paziente implantare, passando per una corretta progettazione e realizzazione del piano implanto-protesico fino al reclutamento in un programma di supporto parodontale (SPT).

 

 

 

un saluto

Giacomo

Modificato Luglio 13, 2015 da Giacomo Tarquini

[Giuseppe Piperno]

Bravo, tecnico, completo, preciso e obiettivo. Chapeau