Impianto Postestrattivo E Gestione Dei Tessuti Molli

[Giacomo Tarquini]

L' inserimento di un impianto postestrattivo nelle zone latero-posteriori ha sempre costituito argomento di acceso dibattito tra i clinici.

 

Tra i vantaggi che e' possibile ottenere da questo approccio sono riportati in letteratura la riduzione del numero di sedute chirurgiche, dei costi e del tempo totale di trattamento (Vandeweghe JOMR 2011).

 

Oltre a questo, alcuni Autori riconoscono all' inserimento di un impianto postestrattivo una migliore outcome a livello estetico e una miglior preservazione dei tessuti duri e molli (Watzek IJOMI 1995, Schwartz-Arad JPeriodontol 1997).

 

Di contro, va calcolato un aumento del rischio infettivo, una maggior difficolta' nel posizionamento protesicamente corretto dell' impianto, una maggior difficolta' nel raggiungimento della stabilita' primaria e una risposta dei tessuti duri e molli che nei biotipi sottili puo' essere difficilmente predicibile (Quirynen IJOMI 2007, De Rouck IJOMI 2008).

 

Di seguito, viene presentato un caso clinico di impianto postestrattivo in zona 4.6

 

Immagine preoperatoria.

 

Dopo aver compreso e rifiutato le possibili alternative terapeutiche il paziente fornisce il proprio consenso in forma scritta per un impianto postestrattivo in zona 4.6

 

 

 

Riferimenti bibliografici

 

 

Estrazione di 4.6 mediante dispositivo piezoelettrico

 

 

Alveolo postestrattivo

 

Modificato Novembre 9, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Inserimento di un impianto osteointegrato sfruttando l' alveolo della radice distale.

 

Poiche' e' evidente una deiscenza di alcune spire implantari si opta per una procedura di GBR contestuale.

 

 

Passivazione del lembo mucoperiosteo

 

 

Allocazione di una membrana riassorbibile in collagene

 

 

Innesto di biomateriale particolato

 

 

La membrana viene riflessa sul versante buccale; in virtu' delle spiccate proprieta' di autoadesione non si rende necessaria la sua fissazione a mezzo di pin o viti.

 

Modificato Gennaio 25, 2016 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Sutura in doppia linea (materassaio orizzontale + punti staccati) in Vicryl 4/0 e controllo radiografico postoperatorio.

 

 

Il controllo radiografico al termine del periodo di guarigione testimonia una soddisfacente integrazione dell' innesto.

 

Modificato Novembre 9, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Viene pianificata la scopertura implantare mediante un lembo a mezzo spessore riposizionato apicalmente + un innesto di matrice collagenica tridimensionale

 

Riferimenti bibliografici 

 

 

 

 

La possibilita' di evitare il ricorso ad un prelievo di fibromucosa palatina porta ad una sensibile riduzione della morbilita' e del "chair time"

Modificato Novembre 9, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Lembo a spessore parziale riposizionato apicalmente

 

 

Per aumentare lo spessore dei tessuti molli viene impiegata una matrice collagenica

 

Dopo il posizionamento di una vite di guarigione di altezza adeguata, la matrice collagenica viene suturata al' intradosso del lembo 

 

 

Sutura del lembo primario in Vicryl 4/0

 

Modificato Novembre 9, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giacomo Tarquini]

Stato dei tessuti molli a guarigione avvenuta

 

 

Protesi definitiva in metallo-ceramica e controllo radiografico a distanza.

 

 

un saluto

Giacomo

Modificato Novembre 9, 2019 da Giacomo Tarquini

[Giulio Sbarbaro]

Ciao Giacomo, l'intervento e sopratutto la gestione dei tessuti molti con il guadagno di tessuto cheratinizzato peri - implantare (senza prelievo dal palato) mi piace molto. Ma.....la scritta con il tuo nome centrale è proprio necessaria? A mio avviso copre un pò....

[Giacomo Tarquini]

Il 20/5/2015 alle 15:33, Giulio Sbarbaro dice:

Ciao Giacomo, l'intervento e sopratutto la gestione dei tessuti molti con il guadagno di tessuto cheratinizzato peri - implantare (senza prelievo dal palato) mi piace molto. Ma.....la scritta con il tuo nome centrale è proprio necessaria? A mio avviso copre un pò....

 

L' impiego di una matrice collagenica elimina la necessita' di prelievo e riduce quindi sensibilmente la morbilita' di tutta la procedura.

 

Un saluto 

Giacomo Tarquini 

Modificato Maggio 21, 2020 da Giacomo Tarquini

[Giulio Sbarbaro]

Scusa Giacomo ma nin riesco a capire dalle foto...la matrice da te utilizzata è equiparabile al classico Condress e viene lasciata parzialmente esposta?

[Giulio Sbarbaro]

Grazie Giacomo, sei sempre suoer disponibile e chiaro, meglio che essere ad un corso:)))