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De Innestibus Oris :-D


Fernando Ricci

Risposte migliori

Giacomo Tarquini
STAFF

Hai fatto un lembo a busta ossia incisione sulculare, preservazione delle papille e poi hai sollevato il lembo a spessore parziale: il mio dubbio è la difficoltà di fare uno spessore parziale in una zona dove a spessori siamo già ai minimi..

Se posso intervenire, nella discussione, proprio per evitare di lacerare involontariamente il lembo primario (che come hai fatto giustamente notare ha uno spessore esiguo) si esegue un lembo a spessore variato (il famoso "split-full-split").

 

In questa zona, inoltre, per facilitare lo scorrimento del lembo è utile eseguire la doppia incisione (profonda e superficiale) eventualmente associata a muscolectomia.

 

A Fernando i soliti, scontati e meritatissimi complimenti per averci fornito un altro interessante spunto di discussione.

 

un saluto

Giacomo

Modificato da Giacomo Tarquini
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Bruno Bondone

Ma voi siete malati!

Il venerdì pomeriggio si va al mare, non si parla di gengive!😊😊

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Antonio Pappagallo

Ciao Fernando,grazie e complimenti per il tuo intervento,che secondo me non è per niente facile soprattutto se non c'è profondità di fornice.Ti volevo chiedere,

primo: guidichi indispensabile ai fini di un risultato ottimale la copertura completa dell 'innesto?

Nel caso tu risponda di si come ottieni la passivazione del lembo?

Non avendo eseguito incisioni di scarico,mi sembra,dovresti avere una bella trazione.

Ciao grazie per la risposta

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Roberto Cavazza

Chapeau! :messbra:

Per te sarà "semplice", ma per me moooolto didattica soprattutto la sequenza chirurgica fotografica. Complimenti anche al fotografo :ok574:

Anche l'uso della spatola abbassa lingua per la manipolazione dell'innesto è per me una chicca, perchè offre una superficie piana ,rigida e ferma, al contrario delle garzine sterili.

Grazzzzie della condivisione :bacio:

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Paolo Guazzi
Sostenitore

Ma voi siete malati!

Il venerdì pomeriggio si va al mare, non si parla di gengive!

 

ESAGERATO!!!!

E' sabato mattina ed io non sono al mare.....ma dal Parrucchiere...!!!!

( l'unico cretino che guarda il pc invece di fare il vitello con le shampiste!! :confuso8: )

:ok574:

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Fernando Ricci
STAFF

Se posso intervenire, nella discussione, proprio per evitare di lacerare involontariamente il lembo primario (che come hai fatto giustamente notare ha uno spessore esiguo) si esegue un lembo a spessore variato (il famoso "split-full-split").

 

In questa zona, inoltre, per facilitare lo scorrimento del lembo è utile eseguire la doppia incisione (profonda e superficiale) eventualmente associata a muscolectomia.

Giustissima osservazione, anche se io per mi insipienza (lo ammetto) non ho mai "assorbito" bene lo spessore variato e continuo ad applicare lo spessore totale oppure quello parziale nella maggioranza dei casi.

Imparai l'uso del Beaver e dello spessore parziale in un corso annuale con Giorgio Carusi nei primi anni '90 (lui l'aveva imparato dal suo propugnatore assoluto, Ronald Odrich). Ricordo che anche per i lembi a riposizionamento apicale eseguiti su sestanti non ci consentiva di fare incisioni di scarico ma dovevamo imparare a superare la linea muco-gengivale senza fare "occhielli". Caro, vecchio Giorgio. Gli devo molto.

 

Per quel che riguarda lo scorrimento del lembo questo è ovviamente "automatico": non appena si supera la linea muco-gengivale il lembo si libera da sé perché il periostio (inestensibile) resta ancorato all'osso mentre la mucosa (separata dal periostio) è molto elastica e consente di essere distesa e ancorata anche più coronalmente senza fare trazione. (Le spiegazioni sono ovviamente ad uso degli utenti meno smaliziati ché a te non devo insegnare proprio niente, lo so ;) )

 

A Fernando i soliti, scontati e meritatissimi complimenti per averci fornito un altro interessante spunto di discussione.

A Giacomì, è inutile che ti spertichi, te l'ho detto, più di 20 euro a complimento proprio non posso. Te li verso sul solito conto svizzero o preferisci quello alle Caiman? :laughingsmiley::lol::D

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Fernando Ricci
STAFF

Ma voi siete malati!

Il venerdì pomeriggio si va al mare, non si parla di gengive!

 

 

Parole sante Bruno, parole sante :D:D

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Fernando Ricci
STAFF

Ciao Fernando,grazie e complimenti per il tuo intervento,che secondo me non è per niente facile soprattutto se non c'è profondità di fornice.Ti volevo chiedere,

Ciao Antonio e grazie a te per le domande che mi permettono di chiarire alcuni punti che altrimenti potrebbero rimanere in secondo piano e complicare l'intervento.

 

A mio avviso la parte più delicata dell'intervento è proprio la realizzazione di un lembo a spessore parziale per cui è bene fare la mano su questa tecnica prima di procedere all'innesto. Lo si può fare in occasione di un lembo a riposizionamento apicale, specie nei settori posteriori dove la gengiva cheratinizzata è minore e il superamento della linea muco-gengivale è perciò più semplice. Almeno per le prime volte è senz'altro di grande aiuto l'esecuzione di un'incisione di rilasciamento che consente di affrontale la giunzione muco-gengivale "di lato" invece che dall'alto, minimizzando il rischio di separare il tessuto cheratinizzato dal resto della mucosa.

 

primo: guidichi indispensabile ai fini di un risultato ottimale la copertura completa dell 'innesto?

Il grado di ricopertura cui miriamo dipende (oltre che dalla classificazione di Miller, che ha un valore prognostico assoluto) dal motivo per cui eseguiamo l'intervento. I motivi principali possono essere tre:

1) creazione di una banda di gengiva aderente dove non ce n'è più o ce n'è talmente poca da favorire il progredire di una recessione gengivale, l'insorgenza di una carie del colletto e/o l'usura meccanica della radice esposta.

2) sensibilità dentinale.

3) estetica.

Secondo me l'unica a richiedere una ricopertura completa (classe di Miller permettendo) è la motivazione estetica perché negli altri due casi anche una ricopertura parziale migliora comunque la prognosi a distanza.

 

Nel caso tu risponda di si come ottieni la passivazione del lembo?

La passivazione del lembo si ottiene realizzando uno spessore parziale che, liberando il lembo dal periostio, lo rende automaticamente elastico ed estensibile. Il superamento della linea muco-gengivale con il bisturi equivale ad una plastica di Rehrmann.

 

Non avendo eseguito incisioni di scarico,mi sembra,dovresti avere una bella trazione.

Certo le incisioni di scarico aumentano enormemente la mobilità del lembo ma in realtà per i pochi millimetri necessari alla ricopertura radicolare la mobilità che si ottiene con un lembo a spessore parziale (che è notevole!) è più che sufficiente. Se osservi bene le prime foto noterai che agli estremi del lembo la gengiva cheratinizzata è stata comunque incisa e questo ne facilita la mobilizzazione. L'importante è comunque che il lembo sia esteso almeno un paio di denti prima e un paio di denti dopo quelli da trattare perché il massimo della mobilizzazione si ha ovviamente al centro della parabola che si viene a creare quando liberiamo il lembo dal periostio. Nel caso di due incisivi un lembo da canino a canino è in genere sufficiente a fornire tutta la mobilità di cui abbiamo bisogno.

Ciao

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Fernando Ricci
STAFF

Anche l'uso della spatola abbassa lingua per la manipolazione dell'innesto è per me una chicca, perchè offre una superficie piana ,rigida e ferma, al contrario delle garzine sterili.

Grazzzzie della condivisione :bacio:

Ciao Roberto,

sono contento che il suggerimento ti sia piaciuto. Ovviamente non è una mia invenzione. Io l'ho imparato dai miei maestri e sono contento che possa tornare utile anche ad altri.

Adesso ti saluto prima che Bruno mi faccia giustamente notare che di sabato si va al mare e non si parla di gengive (ci vorrebbe una faccina che prende il sole, chissà se c'è? Ce n'è una con gli occhiali da sole ma è un po' antipatica...) :biggrinsmiley:

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Antonio Pappagallo

Grazie mille Fernando.

Sempre chiaro e preciso. :fiori3:

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