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Intervento Di Fenestrazione Periostea


Fernando Ricci

Risposte migliori

Fernando Ricci
STAFF

A volte quando è necessario aumentare la banda di gengiva cheratinizzata in un biotipo sottile può essere utile ricorrere al vecchio intervento di fenestrazione periostea.

 

Il seguente caso riguarda una giovane donna con biotipo sottile e rischio imminente di recessioni gengivali nel 5° sestante dove è possibile vedere in trasparenza le radici degli elementi dentari sui quali è verosimile immaginare la presenza di fenestrazioni ossee.

 

L’intervento consiste dell’allestimento di un lembo a spessore parziale che consenta di praticare un’incisione orizzontale del periostio a circa 1 cm dal margine del lembo stesso (foto. 2). Questa fenestrazione periostea rappresenterà il limite lungo il quale si assesterà la mucosa vestibolare. I margini del lembo andranno suturati sui rispettivi versanti periostei.

 

Il sanguinamento arterioso conseguente all'incisione dei capi muscolari del mentoniero viene controllato con l'uso di una pinza bipolare.

 

L’ultima foto è ad un mese dall’intervento. I tessuti devono ancora finire di maturare.

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  • 2 settimane dopo...
Stefano Cigolot

Ciao Fernando,

buon anno e complimenti per l'intervento!

Vorrei chiederti in cosa si differenzia tecnicamente dal cosiddetto "Intervento di Edlan" , che mi sembra molto simile e se lo usi anche per l'aumento di profondità del fornice , utile nei portatori di protesi mobile.

Grazie , un caro saluto

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Paolo Veronesi

Intervento tecnicamente perfetto. Vorrei rivedere a distanza di sei mesi nuova foto per la valutazione dell' incremento del tessuto cheratinizzato. Grazie

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Fernando Ricci
STAFF

Ciao Fernando,

buon anno e complimenti per l'intervento!

Vorrei chiederti in cosa si differenzia tecnicamente dal cosiddetto "Intervento di Edlan" , che mi sembra molto simile e se lo usi anche per l'aumento di profondità del fornice , utile nei portatori di protesi mobile.

Grazie , un caro saluto

 

Ciao Stefano,

buon anno anche a te. L'intervento in sé è abbastanza semplice e non richiede doti particolari. Si differenzia dall'Edlan perché in quest'ultimo vengono invertiti i due foglietti rappresentati da una parte dal lembo mucoso a spessore parziale, che viene suturato in fondo al vestibolo, e dall'altra dal periostio che invece viene suturato sul lato labiale del fornice (a tal proposito puoi vedere il topic intitolato Intervento di Kazanjian-Edlan).:

 

http://www.odontoline.it/forum/index.php?showtopic=6262

 

 

Sì è esatto, lo uso anche per approfondire un fornice troppo corto quando devo realizzare una protesi mobile.

Ciao

Modificato da Fernando Ricci
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Fernando Ricci
STAFF

Intervento tecnicamente perfetto. Vorrei rivedere a distanza di sei mesi nuova foto per la valutazione dell' incremento del tessuto cheratinizzato. Grazie

 

Grazie Paolo,

 

sono solito seguire i pazienti nel tempo con la documentazione fotografica (sia a scopo didattico che medico-legale) ma se mai dovesse passarmi dalla mente tu per piacere ricordamelo.

Ciao

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Stefano Cigolot

Ringrazio nuovamente per la chiara spiegazione e approfitto per domandare quando preferisci l'uno ( Kazanjian - Edlan ) o l'altro ( fenestrazione ossea.

Forse il secondo , essendo a spessore parziale è meno "invasivo" e il decorso post-op è meno impegnativo per il paziente oppure si riserva il Kazanjian-Edlan per gli edentuli totali?

In sostanza mi piacerebbe capire se hanno le stesse indicazioni e risultati clinici oppure no.

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Fernando Ricci
STAFF

Ciao Stefano,

la differenza fondamentale è che l’intervento di fenestrazione ha come scopo l’aumento della quota di gengiva aderente mentre l’Edlan mira ad approfondire il fornice vestibolare. Se non sono stato chiaro chiedimi ancora.

Ciao

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Stefano Cigolot

Grazie nuovamente Fernando,

mi sembra più chiaro adesso .

Un'ultima domanda : nel caso in cui sia già presente una (piccola) scopertura radicolare , l'intervento di fenestrazione periostea - in quanto serve ad aumentare la quota di gengiva cheratinizzata - può essere utilizzata per poi "spostare" coronalmente la gengiva per ricoprire la parte di radice esposta , in alternativa all'innesto di connettivo (prelevato da altre sedi ) ?

E ancora , mi sembra di avere visto sempre questo tipo di intervento nella zona degli incisivi inferiori - perchè più adatta dal punto di vista anatomico '

Grato ancora per la pazienza e disponibilità rinnovo i miei saluti.

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Fernando Ricci
STAFF

Grazie nuovamente Fernando,

mi sembra più chiaro adesso .

Un'ultima domanda : nel caso in cui sia già presente una (piccola) scopertura radicolare , l'intervento di fenestrazione periostea - in quanto serve ad aumentare la quota di gengiva cheratinizzata - può essere utilizzata per poi "spostare" coronalmente la gengiva per ricoprire la parte di radice esposta , in alternativa all'innesto di connettivo (prelevato da altre sedi ) ?

Ciao Stefano,

 

In caso di assenza completa di tessuto cheratinizzato è necessario ricorrere a un innesto.

Se invece la recessione riguarda un solo elemento e il t. cheratinizzato è ancora presente si può ricorrere all'intervento di Tarnow (che devo aver già postato da qualche altra parte). L'intervento di fenestrazione crea infatti crea una cicatrice molto aderente che rende più difficile un lembo a riposizionamento coronale.

 

 

E ancora , mi sembra di avere visto sempre questo tipo di intervento nella zona degli incisivi inferiori - perchè più adatta dal punto di vista anatomico '

Grato ancora per la pazienza e disponibilità rinnovo i miei saluti.

Sì, è corretto, questo tipo di intervento viene di solito eseguito nella zona degli incisivi inferiori dove più spesso si verificano recessioni che preoccupano il paziente per la loro visibilità ma può essere eseguito anche in altre sedi.

Buona giornata

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