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Risultati per Tag 'membrana non riassorbibile'.

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  1. La predicibilità delle procedure di rigenerazione ossea guidata verticale (V-GBR) nelle edentulie intercalate a fini implanto-protesici è condizionata dalla presenza di picchi ossei di altezza adeguata sugli elementi dentari adiacenti (Simion, IJPRD 2008). Lo scopo di questo caso clinico è quello di illustrare l'esecuzione di una rigenerazione ossea guidata verticale (V-GBR) in assenza del picco osseo su uno degli elementi dentari adiacenti: per ovviare a questa condizione è stata eseguita contestualmente una procedura di rigenerazione tissutale guidata (GTR) che ha permesso di ottenere la ricostruzione sovracrestale del picco osseo mancante. Poichè le membrane in PTFE non devono entrare in contatto con le radici dei denti adiacenti, per la realizzazione della GTR sull'elemento 1.2 è stata impiegata una membrana riassorbibile in collagene. Per aumentare le possibilità di ottenere una soddisfacente rigenerazione è stato preparato un innesto composito miscelando osso autologo in chips a un innesto di origine eterologa (De Vicente, COIR 2010; Jensen, COIR 2012; Urban, IJOMI 2014). Come risultato finale, con un unico intervento chirurgico combinato e' stato possibile ricreare il picco osseo sulla radice dell' elemento 1.2 mediante tecnica di GTR e realizzare la GBR verticale per consentire l'inserimento di un impianto osteointegrato. Va comunque sottolineato come procedure chirurgiche di questo tipo mantengano un predicibilità necessariamente limitata e sono considerate fortemente operatore-dipendenti (Simion, IJPRD 2015). ESAMI RX PREOPERATORI di 1° e 2° LIVELLO ESTRAZIONE ELEMENTO 1.1 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI GUARIGIONE DEI TESSUTI MOLLI ESPOSIZIONE DEL DIFETTO OSSEO CRESTALE MANCANZA DEL PICCO OSSEO SULL'ASPETTO MESIALE DELL'ELEMENTO 1.2 SELEZIONE DI UNA MEMBRANA IN PTFE DENSO RINFORZATA IN TITANIO RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ALLOCAZIONE DELLA MEMBRANA BARRIERA SUL VERSANTE PALATALE PREAPARAZIONE DI UN INNESTO COMPOSITO (50:50 MIX AUTOLOGO-ETEROLOGO) INNESTO COMPOSITO IN SITU LA MEMBRANA IN PTFE RINFORZATA NON DEVE ENTRARE IN CONTATTO CON LA RADICE DELL'ELEMENTO 1.2 MEMBRANA RIASSORBIBILE IN COLLAGENE ALLOCATA SULL'ASPETTO MESIALE DELL'ELEMENTO 1.2 SUTURA IN PTFE RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESAME RX POSTOPERATORIO GUARIGIONE DEI TESSUTI MOLLI MISURAZIONE DELLA DENSITA' OSSEA POSTOPERATORIA E PIANIFICAZIONE DELL'INSERIMENTO IMPLANTARE ESPOSIZIONE DELLA MEMBRANA IN PTFE RINFORZATA ENTITA' DELLA RIGENERAZIONE OSSEA OTTENUTA (ASPETTO BUCCALE) ENTITA' DELLA RIGENERAZIONE OSSEA OTTENUTA (ASPETTO OCCLUSALE) RIMOZIONE DELLA MEMBRANA IN PTFE PSEUDO-PERIOSTIO CONFRONTO TRA CONDIZIONE PRE E POST-OPERATORIA (ASPETTO CLINICO) CONFRONTO TRA CONDIZIONE PRE E POST-OPERATORIA (ASPETTO RADIOGRAFICO) PREPARAZIONE DEL SITO IMPLANTARE E PROTESIZZAZIONE DELL'ELEMENTO 1.1 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  2. Viene descritto un caso clinico di atrofia ossea combinata (Classe 3 sec. Seibert) in mandibola posteriore trattata mediante tecnica di rigenerazione ossea guidata (GBR) con membrana non riassorbibile in PTFE rinforzata in titanio. Situazione preoperatoria CBCT preoperatoria Sollevamento di un lembo a spessore totale Gestione del lembo linguale Accesso agli spazi midollari Selezione di una membrana barriera di tipo non riassorbibile in PTFE Innesto composito (50% autologo/50% eterologo) Fissaggio stabile della membrana Sutura in PTFE 4/0 OPT di controllo postoperatorio Condizione dei tessuti al termine del periodo di guarigione Controllo CBCT al termine del periodo di guarigione Rimozione della membrana in PTFE Si evidenzia un sostanziale incremento orizzontale e verticale della cresta ossea Confronto tra situazione pre e postoperatoria (incremento orizzontale) Confronto tra situazione pre e postoperatoria (incremento verticale) Inserimento implantare mediante inserti ad ultrasuoni Dopo il controllo CBCT postoperatorio il paziente è stato reinviato al Collega che lo ha riferito Riferimenti bibliografici un saluto Giacomo Tarquini
  3. Viene presentato un caso di atrofia ossea combinata (Classe 3 sec. Seibert) su un sito monoedentulo in mandibola posteriore risolto mediante GBR con una membrana di tipo non riassorbibile rinforzata in titanio. NB: La principale difficoltà nelle procedure di questo tipo risiede nella fase di passivazione dei lembi, molto piu' indaginosa rispetto ad una zona edentula di maggior estensione. CASO CLINICO Immagine intraoperatoria del sito edentulo in zona 4.7 Esame radiografico endorale: si evidenzia un' atrofia ossea verticale che controindica l' inserimento implantare Disegno e incisione di un lembo a spessore totale Al sollevamento del lembo è evidente anche una forte componente orizzontale (atrofia ossea di tipo combinato) Creazione di un accesso alle sottostanti cavità midollari Il tipo di atrofia indica l' utilizzo di una membrana di tipo non riassorbibile rinforzata in titanio in virtu' delle spiccate capacità di "space making" Dopo aver fissato la membrana sull' aspetto linguale, viene eseguito un innesto di biomateriale eterologo in granuli La membrana viene riflessa sul versante buccale e fissata con pins in titanio Sutura in PTFE 4/0 Riferimenti bibliografici che illustrano la tecnica di sutura in doppia linea Guarigione dei tessuti molli Esame radiografico di controllo Al termine di un adeguato periodo di guarigione si procede al rientro chirurgico per rimuovere la membrana e inserire l' impianto Rimozione dei mezzi di sintesi e sollevamento della membrana rinforzata in titanio Immagine intraoperatoria che evidenzia l' entità della rigenerazione ossea ottenuta Confronto tra la situazione pre e postoperatoria Membrana rinforzata completamente rimossa La prossimità con il N.A.I. indica la preparazione del sito implantare mediante inserti piezoelettrici Inserimento di un impianto endosseo in posizione 4.7 Impianto in situ Sutura in PTFE 4/0 a punti staccati e radiografia endorale di controllo Guarigione dei tessuti molli Al completamento del periodo di osteointegrazione si procede alla scopertura implantare e alla gestione dei tessuti molli Procedura di roll - flap modificata sec. Barone e applicazione di un healing abutment Aspetto dei tessuti molli periimplantari e protesi definitiva in metallo - ceramica Un saluto Giacomo Tarquini
  4. Viene presentato un caso clinico di atrofia ossea in mandibola anteriore risolto per mezzo di Rigenerazione Ossea Guidata con contestuale inserimento di impianti osteointegrati Immagine clinica preoperatoria Studio radiografico del caso: si evidenzia una marcata atrofia del processo alveolare La simulazione virtuale controindica l' inserimento di impianti osteointegrati senza intraprendere procedure di "bone augmentation"
  5. Viene presentato un caso di rigenerazione ossea guidata (G.B.R.) con membrana non riassorbibile rinforzata in titanio eseguita intorno a un impianto inserito con protocollo postestrattivo differito. Immagine intraorale di 1.4 All' E.O. e dopo aver visionato la RX endorale, l' elemento 1.4 viene giudicato non recuperabile e posto in chirurgia estrattiva; il paziente è attualmente in terapia parodontale. Allo scopo di guidare la guarigione dei tessuti molli l' alveolo postestrattivo viene sigillato con una matrice tridimensionale collagenica; non viene contemplato alcun tentativo di preservazione della cresta ossea A causa dell' importante deficit di tessuti duri viene programmato un approccio implantoprotesico di tipo postestrattivo differito (Class 3 sec. Salama & Funato)
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