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Risultati per Tag 'gestione tessuti molli'.

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  1. L' inserimento di un impianto postestrattivo nelle zone latero-posteriori ha sempre costituito argomento di acceso dibattito tra i clinici. Tra i vantaggi che e' possibile ottenere da questo approccio sono riportati in letteratura la riduzione del numero di sedute chirurgiche, dei costi e del tempo totale di trattamento (Vandeweghe JOMR 2011). Oltre a questo, alcuni Autori riconoscono all' inserimento di un impianto postestrattivo una migliore outcome a livello estetico e una miglior preservazione dei tessuti duri e molli (Watzek IJOMI 1995, Schwartz-Arad JPeriodontol 1997). Di contro, va calcolato un aumento del rischio infettivo, una maggior difficolta' nel posizionamento protesicamente corretto dell' impianto, una maggior difficolta' nel raggiungimento della stabilita' primaria e una risposta dei tessuti duri e molli che nei biotipi sottili puo' essere difficilmente predicibile (Quirynen IJOMI 2007, De Rouck IJOMI 2008). Di seguito, viene presentato un caso clinico di impianto postestrattivo in zona 4.6 Immagine preoperatoria. Dopo aver compreso e rifiutato le possibili alternative terapeutiche il paziente fornisce il proprio consenso in forma scritta per un impianto postestrattivo in zona 4.6 Riferimenti bibliografici Estrazione di 4.6 mediante dispositivo piezoelettrico Alveolo postestrattivo
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