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Risultati per Tag 'complicanza intraoperatoria'.

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  1. Viene presentato un caso di gestione di una complicanza intraoperatoria occorsa durante la rimozione di un impianto fratturato in mandibola Esame radiografico endorale che attesta la frattura dell' impianto endosseo inserito nel 3° quadrante Foto intraoperatoria dell' area edentula Viene sollevato un lembo a spessore totale La rima di frattura implantare è allocata caudalmente alla cresta ossea edentula Viene impiegato un estrattore per impianti allo scopo di svitare e rimuovere la fixture Dopo aver iniziato il movimento di svitamento in senso antiorario, l' estrattore si frattura a qualche mm. dall' apice, obliterando completamente la cava implantare e rendendo di fatto impossibile l' ingaggio di un altro estrattore Viene quindi decisa la rimozione estemporanea dell' impianto fratturato mediante un dispositivo piezoelettrico Riferimenti bibliografici: http://epaper.dental-tribune.com/dti/4f196b765a93e/#/26 Gli inserti piezoelettrici vengono utilizzati in successione fino al completamento dell' osteotomia peri-implantare Rispetto all' alternativa rappresentata dalla rimozione con frese carotatrici, l' impiego di inserti piezoelettrici è piu' conservativo, consente una guarigione ossea in tempi piu' rapidi, è piu' sicuro e soprattutto meglio tollerato dal paziente Immagini relative alla rimozione implantare Immagine intraoperatoria del difetto osseo conseguente alla rimozione Viene eseguita la rigenerazione del difetto residuo con un biomateriale di scelta La ferita chirurgica viene suturata con punti staccati a cerchio Aspetto occlusale della sutura a punti staccati in PTFE 4/0 Il frammento dell' estrattore fratturato è visibile all' interno dell' impianto rimosso Esame radiografico endorale di controllo Riferimenti bibliografici Va infine sottolineato come la procedura di espianto sia generalmente vissuta dal paziente in maniera piuttosto negativa trattandosi, in ultima analisi, di un atto chirurgico posto in essere per rimediare a un fallimento: avere a disposizione una tecnologia che permetta di elevare il livello di predicibilità, migliorare in maniera sensibile il decorso postoperatorio e al contempo diminuire ogni possibile fonte di disagio intraoperatorio (ad esempio vibrazioni prodotte da strumenti rotanti tradizionali) contribuisce sicuramente a migliorare la compliance del paziente verso questo tipo di procedure chirurgiche Un saluto Giacomo Tarquini
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