La tecnica originariamente codificata da Ewen prevedeva lo swaging per mezzo di uno scalpello da osso senza l' impiego di membrane (ricordo che siamo nel 1965).
Successivamente, come da riferimento bibliografico allegato, fu Kodama nel 2013 a documentare la tecnica di Bone Swaging in associazione ad una procedura di GTR.
L' elemento di novità da me introdotto rispetto ai precedenti lavori sopra citati risiede nel fatto che lo swaging del segmento osseo non è piu' eseguito per mezzo di uno scalpello (procedimento piuttosto indaginoso) ma per mezzo dell' impianto che, durante l' inserimento, espande e disloca la parete ossea all' interno del difetto.
Ho pertanto definito questa tecnica "Implant - Mediated Bone Swaging".
un saluto
Giacomo Tarquini