La forma di un difetto osseo è influenzata da diversi fattori anatomici quali, per esempio, lo spessore del processo alveolare, la morfologia della radice dentaria, la posizione della stessa all’interno della compagine ossea e il rapporto di vicinanza con altri elementi eventualmente interessati da difetti ossei.
Mentre nei difetti intraossei la componente verticale coinvolge un solo elemento dentario, nei crateri interprossimali essa coinvolge contemporaneamente due elementi dentari adiacenti.
La terapia di elezione dei crateri interprossimali è rappresentata dalla chirurgia ossea resettiva ma, in caso di difetti particolarmente profondi, l'approccio resettivo è controindicato per via dell'importante sacrificio di tessuto osseo che ne risulterebbe (Cohen, 2006)
Il presente caso clinico dimostra la risoluzione di un profondo cratere interprossimale mediante procedura di Modified Papilla Preservation Technique (MPPT) con una membrana barriera di tipo riassorbibile (Cortellini, 1996).
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