Viene presentato un caso di inserimento implantare postestrattivo ritardato in premaxilla; il caso e' stato inquadrato come Type IV sec. la classificazione data dal gruppo ITI durante la 3rd ITI Conference del 2003 a Gstaad.
Condizioni preoperatorie: gli elementi 2.1 e 2.2 vengono giudicati non mantenibili e avviati in chirurgia estrattiva
E' evidente il riassorbimento osseo che coinvolge l' aspetto buccale degli alveoli.
Tale riassorbimento potrebbe suggerire una successiva contrazione dei volumi verticali e trasversali della cresta ossea, tale da impedire il successivo inserimento implantare, a meno di non mettere in atto manovre volte alla preservazione della cresta ossea
Elementi 2.1 e 2.2 estratti
Il sondaggio transalveolare conferma la mancanza pressoche' totale della parete ossea buccale
Non viene eseguito alcun tentativo di preservazione degli alveoli postestrattivi: le beanze alveolari vengono semplicemente coperte con una spugna in collagene mantenuta in situ da una sutura a materassaio orizzontale incrociata
Esami radiografici di 2° livello (CBCT) vengono eseguiti per valutare la situazione postoperatoria: si evidenzia un marcato riassorbimento della parete ossea buccale
Per motivi legati alla gestione extraclinica del paziente, il sito viene lasciato guarire per 6 mesi
Al rientro, esami radiografici di 2° livello (CBCT) vengono eseguiti per valutare la situazione a distanza di 6 mesi dalle estrazioni dentarie: contrariamente a quanto prevedibile, si evidenzia un sostanziale mantenimento dei volumi crestali sia in senso verticale che orizzontale, con una contrazione dell' area edentula veramente contenuta.
Nelle sezioni corrispondenti ai futuri siti implantari la larghezza della cresta ossea e' pari a 4,6 mm. in zona 2.1 e 5,3 mm. in zona 2.2
Riferimenti bibliografici che testimoniano l' estrema variabilita' che caratterizza la guarigione dell' alveolo postestrattivo nell' uomo
Situazione dei tessuti duri e molli al momento dell' inserimento implantare
Inserimento implantare per mezzo di inserti piezoelettrici dedicati
Impianti inseriti in sede 2.1 e 2.2
Sutura in PTFE 4/0
Condizione dei tessuti duri e molli dopo un adeguato periodo di guarigione
RX endorale di controllo
Seconda chirurgia e gestione dei tessuti molli periimplantari mediante "Roll - Flap"
Condizioni dei tessuti molli periimplantari dopo un adeguato periodo di guarigione
Protesi definitiva in metallo - ceramica
Controllo RX endorale a distanza di tempo
Conclusioni: nonostante in letteratura scientifica siano presenti chiare indicazioni sulla gestione dell' alveolo postestrattivo, va comunque tenuta in debita considerazione l' estrema variabilita' individuale riguardo alla guarigione ossea (Trombelli, J Clin Periodontol 2008)
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