Il posizionamento di impianti osteointegrati in settori caratterizzati da una modesta densità ossea (D3-D4 sec. la classificazione di Misch) pone frequentemente il problema di ottenere una soddisfacente stabilità primaria; oltre a questo aspetto, nel mascellare posteriore l'altezza della cresta alveolare residua è spesso tale da impedire o controindicare l'inserimento implantare.
Le tecniche di osseodensificazione permettono di incrementare localmente il valore della densità ossea nonchè eseguire rialzi parcellari del seno mascellare in maniera facile e predicibile.
Nel caso clinico presentato viene descritto l'inserimento di un impianto nella regione del tuber maxillae e di un secondo impianto in posizione mesiale associato a rialzo del seno mascellare per via crestale mediante autoinnesto eseguito con frese da osseodensificazione.
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