INTRODUZIONE:
La chirurgia endodontica rappresenta l’intervento di elezione quando non è possibile curare un dente con una lesione apicale mediante terapia endodontica ortograda attraverso la corona del dente, oppure quando l’intervento di devitalizzazione, sebbene ben eseguito non ha portato alla guarigione della lesione apicale. Una delle indicazioni all'intervento è rappresentata anche dalla presenza di perni cementati nella radice. :n alcuni casi il tentativo di rimuovere il perno potrebbe provocare la frattura della radice, evento che condurrebbe all’estrazione del dente. In questi casi per evitare la frattura radicolare, si preferisce trattare il dente chirurgicamente.
Viene presentato un caso clinico di chirurgia endodontica eseguito interamente con l'ausilio di un dispositivo ad ultrasuoni.
CASO CLINICO:
Immagine preoperatoria
Esame radiografico endorale periapicale (situazione preoperatoria)
Esame radiografico CBCT (situazione preoperatoria). Si evidenzia la contiguità del periapice con la membrana del seno mascellare
Tramite un lembo paramarginale di Ochsenbein-Luebke si espone l'area interessata dalla chirurgia
Sulla base della CBCT viene individuata l'esatta posizione dell'apice radicolare
Creazione della breccia ossea
Apicectomia effettuata mediante inserti ultrasonici dedicati
Rimozione dell' apice radicolare
Debridement della lesione e rimozione del tessuto reattivo
La breccia ossea viene ampliata al fine di consentire l'ingresso dell'inserto per la preparazione retrograda del canale
Preparazione retrograda del canale mediante inserto ultrasonico diamantato
Otturazione retrograda eseguita con cemento a base di A. Etossibenzoico
Sutura del lembo di accesso con punti staccati in poliestere
Esame radiografico endorale periapicale e immagine clinica postoperatoria (follow-up a 12 mesi)
CONCLUSIONI:
L'impiego di un dispositivo piezoelettrico in chirurgia endodontica offre il vantaggio di una maggior visibilità intraoperatoria grazie all' azione della cavitazione ultrasonica, un rispetto assoluto delle strutture sensibili quali la membrana del seno mascellare (come nel presente caso clinico) o la presenza del NAI in mandibola e un accesso mini-invasivo grazie alle ridotte dimensioni degli inserti.
Per maggiori informazioni: clicca qui
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